“Gli attivisti di Jesolo del Movimento 5 Stelle da tempo denunciano la realtà dell’infiltrazione mafiosa in provincia di Venezia. A confermare queste preoccupazioni c’è l’ufficialità di una condanna in primo grado dei Casalesi di Eraclea e dei loro presunti fiancheggiatori appartenenti al mondo politico e imprenditoriale, per la parte con rito abbreviato del processo”, ha detto l’europarlamentare Sabrina Pignedoli del M5S.

“La tranche di processo con rito ordinario, che vede oltre 50 imputati, andrà avanti per tutto il prossimo anno. Nel Veneziano la camorra c’è. Sono al fianco di cittadini e attivisti preoccupati per il mancato scioglimento della giunta comunale di Eraclea, nonostante la richiesta in questo senso avanzata mesi fa dal prefetto di Venezia. Capisco anche la forte preoccupazione dei cittadini di altri comuni della provincia di Venezia, come Caorle, San Donà e Jesolo”, sottolinea l’eurodeputata pentastellata. 

“Gli attivisti di Jesolo in MoVimento riferiscono di aver chiesto più volte al comune di Jesolo di costituirsi parte civile, ma senza risultato. Non è questo il momento di girare la testa dall’altra parte. La presenza delle mafie in provincia di Venezia è pluridecennale, per troppo tempo si è fatto finta di niente, ma è giunta l’ora di cambiare atteggiamento”, ha concluso Pignedoli. (13.11.2020)