“Quando si parla di Intelligenza Artificiale in uso alle forze dell’ordine, non c’è solo la questione del riconoscimento facciale, un tema delicato su cui bisogna discutere e trovare un equilibrio. Hacker e gruppi criminali in tutta Europa entrano con troppa facilità nei sistemi informatici di istituzioni pubbliche e aziende private. Hanno colpito, per esempio, strutture sanitarie in Italia, Francia, Germania e Spagna, mettendo a rischio il loro funzionamento. L’Intelligenza artificiale deve diventare uno strumento fondamentale in mano alle forze dell’ordine per contrastare più efficacemente il cybercrime. Occorre inoltre investire molto di più nella prevenzione, rinforzando le difese dei dati personali che, altrimenti, possono finire nel mercato nero dei dati. Bisogna creare barriere efficaci contro gli hacker e utilizzare l’intelligenza artificiale come una sorta di ‘infiltrato’ grazie a cui le forze dell’ordine possono bloccare possibili attacchi prima che si verifichino. La prevenzione è molto più efficace della cura”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle in un intervento in plenaria (5.10.2021).