“I problemi sulla libertà di stampa esistono anche negli Stati ritenuti baluardi della democrazia. Il caso di Assange è emblematico e le Istituzioni europee dovrebbero affrontarlo con maggiore decisione. Nel silenzio dei media stessi, ci sono tanti giornalisti costretti a difendersi da querele temerarie fatte solo per ostacolare il loro lavoro, che sta alla base del diritto dei cittadini a essere informati. È già avvenuto che giornalisti subiscono perquisizioni, intercettazioni o indagini per scoprire le loro fonti e bloccare la loro attività di denuncia. Con l’ottima risoluzione ‘Rafforzare la democrazia e la libertà e il pluralismo dei media nell’UE’, il Parlamento europeo ha fatto la sua parte, ora ci aspettiamo dalla Commissione una proposta legislativa ambiziosa. Occorre anche la collaborazione degli Stati membri perché sono inaccettabili le storie di giornalisti come quelli di Report, di Lorenzo Tondo o di Alfio Caruso, portati a processo e a volte pure condannati – in situazioni di palese conflitto di interessi – solo per aver detto la verità”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria (10.11.2021).