Per Sgarbi invettiva libera?

“Siamo al fianco del consigliere trentino Alex Marini, del Movimento 5 Stelle, per l’incredibile vicenda che lo vede protagonista, suo malgrado, assieme a Vittorio Sgarbi, il politico e critico d’arte, che da anni accumula incarichi e cause per diffamazione e ingiurie.

Marini aveva criticato la nomina di Sgarbi a presidente del Mart di Rovereto, definendola “inopportuna” e adducendo precise e circostanziate motivazioni a sostegno di tale posizione. Il critico ferrarese, invece di controbattere nel merito, reagì a male parole sui social, prima inondando Marini di insulti (fra di essi: “depensante” e “onanista con la destra e con la sinistra”…), poi minacciando l’esponente 5 Stelle di querela e infine avviando un’azione risarcitoria in sede civile contro di lui. Solo a questo punto Marini reagì a sua volta con una querela.

Come si sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e così la richiesta di risarcimento avviata da Sgarbi gli si ripercosse contro, visto che il giudice di primo grado riconobbe che Marini non aveva in alcun modo insultato Sgarbi, essendosi limitato ad esercitare il diritto di cronaca, mentre era stato Sgarbi a insultare Marini. Condannato a risarcire il danno, il politico eletto con Forza Italia non trovò di meglio che invocare la propria condizione di parlamentare e ottenne che il procedimento civile finisse alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera… questo sebbene la causa l’avesse avviata lui!

Purtroppo quando c’è la politica di mezzo la verità spesso si perde per strada. E così la Camera dei deputati sembrerebbe pronta ad accordare a Sgarbi l’immunità per le sue offese. Da una parte si fa un gran parlare e stracciarsi le vesti per il “linguaggio d’odio” che circola sui social e poi rischia di essere ‘salvato’ chi scade in pesantissimi insulti verso chiunque osi avanzare la benché minima critica al suo operato.

Come capiscono tutti, nel caso specifico non si tratta affatto di attività politica, ma di una querelle per l’ennesima nomina di Sgarbi in un ente pubblico da parte di esponenti politici. Con ogni evidenza sarebbe assai grave se la giunta per le autorizzazioni decidesse di avallare, e di fatto far proprie, le invettive affidate ai social da parte di un deputato, per giunta ‘pluridecorato’ di querele e condanne per casi analoghi. Io sto dalla parte di Alex Marini!”. Così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (29.3.2022).