Uber files: scandalo internazionale, Renzi chiarisca suo coinvolgimento

“L’inchiesta giornalistica del quotidiano inglese The Guardian sulla violazioni sistematica delle leggi da parte della multinazionale Uber è uno scandalo internazionale al quale bisogna reagire con forza. Il quadro che emerge dagli Uber-files è inquietante: sfruttamento della manodopera, violazioni dei diritti dei lavoratori, deregulation del mercato del lavoro, porte girevoli. La prepotenza e il senso di onnipotenza dimostrati da alcuni dirigenti della società americana si scontra con la debolezza della politica che oggi non possiede gli anticorpi necessari a rispondere alle pressioni delle lobby. Non può esistere in Europa un modello di business al di sopra delle leggi e dei più elementari diritti sociali. Dalle carte emergerebbe anche il presunto coinvolgimento dell’ex premier Matteo Renzi. Questo non ci sorprende vista la sua arcinota vicinanza con le lobby e il suo attivismo nel settore: non dimentichiamo infatti che per oltre cinque mesi è stato membro del board di Delimobil, la più importante società russa di car-sharing. Renzi chiarisca i rapporti e le presunte pressioni avute dai manager Uber. I cittadini meritano di conoscere la verità e l’Europa merita una seria legge contro le porte girevoli e i tentativi di influenza da parte delle lobby”, così gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Mario Furore e Sabrina Pignedoli in una nota (11.7.2022).