Belgio crocevia del narcotraffico, leggi Ue inadeguate

“Il Belgio è la capitale europea della cocaina. Un dato che non sorprende se si seguono i fatti di cronaca registrati negli ultimi anni con attentati, intimidazioni, ritrovamenti di armi e perfino una sala di tortura nascosta in un container. Dai porti del Nord Europa, da Anversa, Rotterdam e Amburgo transita la maggior parte della droga che dal Sud America arriva in Europa. Nel 2021 in Belgio sono state sequestrate 101 tonnellate di cocaina, più dell’Olanda. Tuttavia, al di là dell’impegno profuso dai singoli Paesi in termini di uomini e mezzi, sappiamo che la droga sequestrata è solo una parte di quella che poi circola in Europa. Infatti solo il 2% dei container transitati nei porti europei viene ispezionato e sono diversi i casi di corruzione di pubblici funzionari e avvocati accertati La droga garantisce alle mafie balcaniche, italiane e di molti altri Paesi enormi profitti e bassi rischi. Il reinvestimento del denaro sporco è pericolosissimo per l’economia europea. Questi affari sporchi vanno fermati ma soltanto l’Italia possiede una legislazione specifica antimafia efficiente. Le norme esistenti a livello europeo e dei singoli Stati membri sono assolutamente inadeguate”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (8.11.2022).