No a megaimpianto a biometano a Ferrara

“Ho incontrato stamattina a Villanova (FE) un gruppo di cittadini e associazioni seriamente preoccupate dal megaimpianto per la produzione di biometano che si sta realizzando in provincia di Ferrara. Si tratta di una centrale che cambierà la faccia di un territorio, con un viavai continuo di camion, traffico, emissioni di gas e un impatto visivo devastante. Un enorme centrale dove ora c’è la campagna che cambierà la vita di centinaia di persone.

L’Unione Europea ha dettato una linea per le fonti rinnovabili e le biomasse. Ma l’Europa non chiede di fare una cattedrale di cemento in mezzo alla campagna. Un conto è la produzione energetica rinnovabile in una comunità energetica, un altro è creare un’industria, un colosso, che avrà un enorme impatto anche visivo, con camion che andranno avanti e indietro, ciminiere che ci troveremo davanti, impermeabilizzazione del suolo, per avere una struttura che non è così ecologica. Ci sarà inevitabilmente fuoriuscita di biometano durante la lavorazione che di certo non è in linea con le indicazioni europee. C’è una raccomandazione dell’Unione Europea che prevede che tutti i progetti sul territorio vengano condivisi con le persone che lo abitano. Questa condivisione qui non c’è stata. Le decisioni calate dall’alto allontanano i cittadini dalle istituzioni. Diciamo no a un progetto di questa entità e calato dall’alto con prepotenza”. Così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare e capolista del Movimento 5 Stelle nel Nord-Est (3.5.2024).