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Editoriali

Silk Faw: la saga continua

Editoriali, News
X23 Maggio 2023
Ho appreso qualche giorno fa dal Resto del Carlino Reggio che la vicenda Silk Faw

Zelensky a Roma: il tridente avvelenato

Editoriali, News
X15 Maggio 2023
“L’unica formula per la pace è la mia”. Sono le parole ‘distensive’ di Zelensky nella

Fin dove è mafia?

Editoriali, News
X23 Aprile 2023
Si intitola così la parte della Relazione conclusiva della Commissione parlamentare antimafia della passata legislatura,

Una lezione surreale di pacifismo armato

Editoriali, News
X9 Ottobre 2022
“Conte non ci dia lezioni. Pd in piazza per la pace. Ma Kiev deve difendersi”

La “momentanea indignazione” e il caso Assange

Editoriali, News
X19 Giugno 2022
A Washington, la strada di fronte all’ambasciata dell’Arabia Saudita è stata intitolata a Jamal Khashoggi,

Falcone: le celebrazioni e la realtà

Editoriali, Mafia, News
X25 Maggio 2022
Il 23 maggio non ho voluto commemorare la strage di Capaci. Non ci sono riuscita
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Inchieste


Berlusconi, Graviano e la finanza offshore

Inchieste, News
X23 Gennaio 2022
L’universo dei paradisi fiscali è l’unico luogo, di consistenza sfuggente ma dalle implicazioni molto concrete,

Un crocevia di storie nere

Inchieste, Mafia, News
X26 Settembre 2021
Quando i magistrati che indagano sugli affari della ndrangheta in Emilia-Romagna si imbattono, nell’ambito dell’inchiesta

Mafia e appalti: Falcone preannuncia l’indagine (parte 2)

Inchieste, Mafia, News
X16 Luglio 2021
di Sabrina Pignedoli C’è una “centrale unica” ovvero “un vertice che dirige e coordina le

Omicidio Mattarella: killer terroristi neri. I mandanti? Commistione inquietante tra mafia e altro (parte 1)

Inchieste, Mafia, News
X15 Luglio 2021
di Sabrina Pignedoli Gli omicidi politici eccellenti degli anni Ottanta in Sicilia, da Piersanti Mattarella

Operazione Silk-Faw: quale il ruolo di Ideanomics? Perché un finanziamento da una società delle Cayman?

Inchieste, News
X12 Maggio 2021
di Simone Russo L’operazione Silk Faw, che dovrebbe condurre alla produzione di una hypercar cinese

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LA NATO FA I WAR GAMES E LA DIPLOMAZIA UE TACE Me LA NATO FA I WAR GAMES E LA DIPLOMAZIA UE TACE

Mentre l'Unione Europea vota per produrre munizioni per l'Ucraina con i fondi del Recovery Fund, quelli stanziati per risollevare i cittadini europei dalla pandemia, la Nato organizza in Sardegna l'ennesima esercitazione. Ne sono previste tre nell'arco di due mesi. È prassi ordinaria, ma di questi tempi questi dispiegamenti di forze suonano un po' più preoccupanti. L'esercitazione Noble Jump a Capo Teulada ha visto in campo l'unità di reazione rapida della Nato Response Force, con 2.200 soldati della Nato, provenienti da Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e il supporto logistico dell'Italia. 

La Sardegna, che si prepara alla stagione turistica – una delle sue maggiori fonti di introiti – sta sopportando il peso di queste esercitazioni militari. Aerei, navi, mezzi blindati, sottomarini imperversano come in un grande luna park militare. Si spara molto e l'inquinamento ambientale è garantito, senza poter controllare, perché c'è il segreto militare.

I mezzi sono attivi in particolare nel Sulcis, nel Poligono di Capo Teulada, e nel Poligono sperimentale di addestramento Interforze) del Salto di Quirra. Qualche settimana fa, è stato vientato l'accesso nell'area di mare intorno a Cagliari, sempre a causa di un'esercitazione.
 
Di fronte a cotanto dispiegamento di forze, colpisce il fatto che invece la diplomazia europea non stia facendo nemmeno le esercitazioni per arrivare alla pace, a cominciare dal suo capo Borrell che parla solo di armi.
PALESTINA: STOP ALLE VIOLENZE E RISPETTO DIRITTI U PALESTINA: STOP ALLE VIOLENZE E RISPETTO DIRITTI UMANI

Un appello congiunto è stato lanciato da Egitto, Giordania, Francia e Germania, con la brillante assenza dell'Italia, per chiedere una de-escalation delle violenze in Palestina, dopo i raid israeliani nella Striscia di Gaza e il lancio di razzi contro Israele. Oltre all'Italia, evidentemente anche l'Unione Europea non ritiene importante di dover intervenire. 

Domani alla Camera dei Deputati parteciperò all'incontro “La pace in Palestina” a cui prenderanno parte diverti parlamentari , rappresentanti dell'Onu e associazioni. È giunto il momento di cambiare e fare la nostra parte per garantire la pace e chiedere il rispetto dei diritti umani in Medio Oriente. La situazione sta peggiorando e non possiamo far finta di niente.
ANNIVERSARIO MORO E IMPASTATO: ANCORA TANTO DA CHI ANNIVERSARIO MORO E IMPASTATO: ANCORA TANTO DA CHIARIRE

Oggi si celebra una doppia ricorrenza. Quarantacinque anni fa venivano uccisi Aldo Moro e Peppino Impastato. Il 9 maggio 1978 veniva ritrovato in via Caetani a Roma il cadavere di Aldo Moro. Fu l’epilogo del rapimento che il 16 marzo 1978 costò la vita agli uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino.
La morte di Impastato, giornalista ucciso dalla mafia, passò in secondo piano, quel 9 maggio. 

Se, a proposito del caso Moro, anche Giorgia Meloni ha espresso un generico “dovere di fare luce sulle pagine oscure”, anche sulla vicenda di Impastato bisogna esercitare la memoria e rinnovare l’impegno per difendere e aggiornare la legislazione antimafia, come hanno ricordato oggi i rappresentanti del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D'Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato, Roberto Scarpinato, con la coordinatrice del comitato Giustizia del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti.

Impastato, come hanno ricordato i miei colleghi, aveva denunciato i legami tra mafia e politica. Prima della condanna di Gaetano Badalamenti, l’omicidio di Impastato fu archiviato due volte, nel 1984 e nel 1992. Ci furono numerosi depistaggi. Anche le indagini sul rapimento e l’uccisione di Moro, ovviamente sono state segnate da omissioni e menzogne. Almeno in 45 anni si è capito che i segreti sono ancora molti e inconfessabili.
FESTA DELL’EUROPA, VALORI DA TUTELARE Sulle mac FESTA DELL’EUROPA, VALORI DA TUTELARE

Sulle macerie della guerra nacque l’idea dell’Unione Europea e oggi, 9 maggio, celebriamo la Festa dell’Europa. Il cammino è stato lungo e, guardando avanti, c’è ancora molto da fare per rendere il nostro continente un’entità politico-economica ancora più coesa. 

Colpisce che quei valori di pace che hanno fondato l’Unione Europea, oggi vengano stravolti dall’approvazione oggi al parlamento europeo della corsia preferenziale per il regolamento Asap (‘Atto di supporto alla produzione di munizioni’). Il Movimento 5 Stelle si è opposto. Il provvedimento è passato con 518 voti a favore, 59 contrari e 31 astenuti. Questo piano prevede il dirottamento dei fondi dal sociale, del Pnrr, alla produzione di armi e munizioni utilizzando il bilancio dell’Unione Europea: una procedura che toglie trasparenza e legittimità democratica in quanto elimina ogni tipo di confronto sul provvedimento. Non ci stiamo rendendo conto delle gravi conseguenze di queste decisioni.

Il piano prevede il dirottamento dei fondi dal sociale, del Pnrr, alla produzione di armi e munizioni utilizzando il bilancio dell’Unione Europea: una procedura che toglie trasparenza e legittimità democratica in quanto elimina ogni tipo di confronto sul provvedimento.

La priorità in questo momento deve essere la ricerca della pace e il trionfo della diplomazia, mentre l’intento sembra piuttosto quello di reintrodurre una economia di guerra.
“È LA GUERRA” I fondi di coesione e del Pnrr “È LA GUERRA”

I fondi di coesione e del Pnrr verranno usati anche per acquistare munizioni. Ennesima discutibile dichiarazione del capo della diplomazia dell’Unione Europea, Josep Borrell, sulla guerra in Ucraina e sul modo di risolverla. A Firenze, rispondendo alla domanda di un giornalista, Borrell ha detto: “Tutti vogliono la pace, ma al momento Putin sta continuando la guerra e l'Ucraina si deve difendere. Se non la sosteniamo cadrà nel giro di giorni. Quindi sì, preferiamo spendere questi soldi aumentando il benessere delle persone, ospedali, città come chiedono i sindaci, ma non abbiamo scelta”. 

Sul fatto che tutti vogliano la pace, ho molti dubbi. La pace non è la priorità evidentemente, altrimenti si sarebbe avviato un negoziato serio per trovare un punto di incontro tra i due Paesi in guerra. Così si fa la pace: trovando una mediazione. Lasciando da parte ideologie e propaganda, la Russia è la seconda potenza militare mondiale, l’Ucraina la quindicesima. L’Unione Europea sta fornendo contemporaneamente armi e fondi per la ricostruzione, con cifre da capogiro. Altrettanto stanno facendo gli Stati Uniti. Inutile dire che dietro ci sono interessi geopolitici ed economici molto alti. La guerra porta morte e distruzione a molti e tanti soldi a qualcun altro. Che la classifica delle maggiori potenze militari possa cambiare è molto difficile. Si rischia di arrivare tra diversi anni a condizioni di pace simili a quelle ipotizzabili oggi, ma con l’alto rischio di un’Unione Europea più povera e anche meno legittimata. Come dice Borrell, “è la guerra”.
'NDRANGHETA: RETE ATTIVA IN OTTO PAESI EUROPEI Ie 'NDRANGHETA: RETE ATTIVA IN OTTO PAESI EUROPEI

Ieri è scattata il più esteso blitz contro la 'ndrangheta a livello europeo: l'operazione Eureka. A dimostrazione, se ancora ce n'era bisogno, che è quantomai urgente che l'UE si doti al più presto di una legislazione comune contro la criminalità organizzata di tipo mafioso. Sono oltre 130 le persone arrestate al momento. Si tratta di una rete che, partendo da San Luca e Reggio Calabria, si è estesa in Belgio, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Portogallo, Romania e Slovenia. E in Sudamerica, in particolare in Brasile, Uruguay e a Panama. 

L'attività principale dell'organizzazione è rappresentata dal traffico di droga (dal 2019 al 2022, si parla di 25 tonnellate per più di 22 milioni di euro), dal riciclaggio e il rinvestimento del denaro in attività apparentemente lecite. 
Ma in questa operazione emerge un dato particolarmente interessante. L'organizzazione non era focalizzata solo sulla cocaina; si occupava anche di traffico internazionale di armi dal Pakistan al Sudamerica, dove rifornivano la pericolosa organizzazione brasiliana Primeiro Comando da Capital.
ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA E CRISI CLIMATICA “ ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA E CRISI CLIMATICA

“Non chiamiamola emergenza meteorologica ma crisi climatica". Condivido le parole del vicepresidente della Camera, Sergio Costa. Quello che è accaduto nella mia regione è l'ennesimo capitolo di una serie di eventi estremi che da anni si verificano a causa dei cambiamenti climatici. Chi continua a negare o  sottostimare il problema, rimandano sine die le misure che servirebbero per attuare una effettiva transizione verde deve prendersi tutte le sue responsabilità. 

"Purtroppo – continua Costa – dovremmo abituarci a questi fenomeni estremi, come gli scienziati ci hanno da tempo avvisato. Dovremo lavorare per mettere in sicurezza i nostri territori, e per invertire la rotta”. Bisogna intervenire anche sul dissesto idrogeologico e sul consumo di suolo, perché la cementificazione non fa che acuire inondazioni e smottamenti.

Mi unisco al cordoglio per le vittime e esprimo vicinanza ai loro familiari in questo momento di dolore.
A BUSSOLENGO SU COMUNITÀ ENERGETICHE L’incontr A BUSSOLENGO SU COMUNITÀ ENERGETICHE

L’incontro che terrò domani a Bussolengo (VR) riguarderà le comunità energetiche e tutte le altre soluzioni che possiamo intraprendere nei comuni e nei territori per migliorare la qualità della vita e inquinare meno. La transizione ecologica è già attuabile e molti aspetti dipendono dalla capacità dei cittadini e degli enti locali di organizzarsi nel modo giusto.

Appuntamento alle 20.45 all'Hotel Krystal, via Dante Alighieri 8. Con me ci saranno Antonio Bottega (ingegnere, esperto di comunità energetiche, Marco Corbellari e Lorenzo Russo, moderatori. A domani!
….E ARRIVA LA CHITARRA In una giornata fitta di ….E ARRIVA LA CHITARRA

In una giornata fitta di impegni, tra Treviso, con la visita del presidente Giuseppe Conte, e gli altri incontri insieme al candidato sindaco Maurizio Mestriner Treviso5Stelle, abbiamo avuto anche un momento musicale assieme al vicepresidente della Camera Sergio Costa, che voglio ringraziare per la sua presenza, sperando di poter organizzare altri incontro del genere sul territorio. 

“Ma la Natura non è rassegnata, se poi ci chiede d'essere salvata”. Sono pienamente d'accordo. Anche il menestrello era in piena sintonia con gli argomenti che abbiamo trattato!
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