Stop al ‘bloqueo’ a Cuba

Per l’ennesima volta la risoluzione dell’Onu per togliere il “bloqueo” a Cuba non è passato a causa del voto contrario di Stati Uniti e Israele (con l’Ucraina che si è astenuta).
Possibile che la volontà di due soli paesi debba condizionare quella del mondo intero? Il “bloqueo”, ovvero il divieto di commerciare con Cuba, è stato introdotto dagli Stati Uniti con la motivazione ufficiale che a Cuba non vengono rispettati i diritti umani. O forse sarebbe meglio dire che si tratta di una forma di ‘punizione’ perché è uno dei pochissimi stati socialisti ancora esistenti e gli Usa non possono farla diventare la loro Las Vegas offshore, come avevano tentato di fare con la dittatura di Fulgencio Batista (a cui nessuno ovviamente aveva sognato di applicare sanzioni, anzi venivano fatti gli affari a braccetto con la mafia)?

In più, uno degli ultimi atti di Trump come presidente degli Stati Uniti è stato quello di inserire Cuba tra gli stati fiancheggiatori del terrorismo, causando pesantissime ripercussioni sulla popolazione. Infatti, l’inserimento nella black list, ha di fatto provocato il blocco totale del sistema finanziario. Non solo non è possibile inviare o ricevere bonifici diretti, ma anche inserendo semplicemente nella causale Cuba, pure per bonifici di importi minimi, il trasferimento viene bloccato. Non ci credete? Provateci. Inviate 10 euro a un vostro amico a un iban italiano e scrivete nella causale qualcosa come “acconto per il viaggio a Cuba” o “pagamento per il cd di Cuba” e verrete contattati dalla banca.

Provate a immaginare la situazione che sta vivendo attualmente la popolazione cubana. Già in Italia senza ‘bloqueo’ e senza essere inseriti tra gli stati fiancheggiatori del terrorismo è difficile arrivare a fine mese, provate a immaginare qual è la situazione dei cubani. Non arriva carburante e la produzione di energia è minima. Questo comporta che anche le attività produttive tipicamente cubane, come produzione di sigari o zucchero, siano di fatto sospese. Se un paese non può produrre, mi spiegate come fa a dar da mangiare ai suoi cittadini? Una politica che affama le persone non è forse una politica criminale?