“In questa plenaria ci occupiamo di accuse strumentali per azzittire la stampa e della tutela internazionale dei giornalisti. Due report importantissimi e necessari. Ma troppo spesso nelle istituzioni europee ci riempiamo la bocca con libertà di stampa e stato di diritto, senza passare dalle parole ai fatti. Un esempio emblematico di cause giudiziarie mosse per azzittire – o punire – chi racconta la verità è quello di Julian Assange. In carcere da 4 anni senza una sentenza di condanna, solo perché ha rivelato verità scomode, crimini di guerra, detenzioni illegittime e torture. Ma dai vertici delle istituzioni europee non è arrivato nessun supporto, nessuna reale mobilitazione per la sua liberazione”, così nel suo intervento in aula a Strasburgo Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“La libertà di stampa non può essere una bandierina da sventolare in televisione per autopromozione o solo quando è utile per la propria carriera. Difendere il diritto dei cittadini a sapere la verità è un dovere delle istituzioni europee, soprattutto quando bisogna contrastare poteri forti”, ha concluso Pignedoli (10.7.2023).