Migranti, M5S: modello Meloni di tendopoli nelle ex caserme alimenta caos e insicurezza

“Giorgia Meloni ha chiesto al Ministero della Difesa di individuare in ogni regione delle caserme dismesse da trasformare in nuovi cpr per i migranti. Il fallimento di questa vecchia ricetta oggi lo abbiamo visto con i nostri occhi durante il sopralluogo nell’ex caserma Zanusso, a Oderzo, in provincia di Treviso, che ospita oltre 260 migranti. Nonostante la buona volontà degli operatori e il loro impegno per mantenere dignitosi e puliti gli spazi del centro, i migranti vivono in una situazione di estremo degrado ed emarginazione. L’ex caserma doveva essere una soluzione provvisoria e invece a otto anni dalla sua apertura si è trasformata in un vero e proprio ghetto. I diritti fondamentali dei richiedenti asilo sono negati: dormono in letti a castello di fortuna ammassati uno a fianco all’altro, non esistono programmi di accoglienza diffusa, vengono esposti al rischio caporalato. Questa mancata integrazione rappresenta anche un problema di sicurezza – e della sua percezione – per gli abitanti del territorio della provincia di Treviso. Questa non è la strada giusta. Noi diciamo no alle tendopoli. No al modello Meloni di accoglienza e gestione dei migranti arrivati in Italia”, così in una nota congiunta Sabrina Pignedoli e Laura Ferrara, europarlamentari del Movimento 5 Stelle al termine della visita.

“L’obiettivo di Giorgia Meloni è quello di accelerare le procedure di espulsione dei migranti che provengono dai Paesi sicuri, ma senza accordi di rimpatrio queste persone vanno poi per strada con in mano un semplice foglio di via e nient’altro. Senza progetti di inclusione sarebbero facili prede della criminalità organizzata. Le proposte della destra alimentano il caos, per governare fenomeni così complessi serve la solidarietà europea: solo con i ricollocamenti negli altri Paesi riusciamo a svuotare i nostri centri coì da rendere più gestibile l’inclusione di queste persone”, concludono le due europarlamentari (28.9.2023).