“Ho proposto la candidatura del giornalista palestinese di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh al Premio Nobel per la Pace. Nei bombardamenti israeliani, Al-Dahdouh ha perso la moglie, tre figlie e un nipote di appena tre mesi. È stato ferito più volte ed ora è in Qatar per cure mediche. Di fronte alla tragedia del suo popolo e quelle sue personali, il coordinatore dei corrispondenti da Gaza per Al Jazeera ha continuato sempre a fare il suo lavoro. Se non fosse per lui e i suoi colleghi, noi dei presunti crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati da Israele a Gaza non sapremmo nulla. E non ci sarebbero neanche le prove e le testimonianze di quanto sta accadendo. Ancora oggi alla stampa internazionale è precluso l’accesso a Gaza. E nel corso di questo conflitto sono stati uccisi finora oltre 120 giornalisti e operatori della stampa, che spesso sono stati presi di mira perché costituiscono un ostacolo. I valori della pace sono espressi pienamente dal rischioso e prezioso lavoro di Al-Dahdouh e dei suoi colleghi. Per poter arrivare a un processo di pace dobbiamo sapere cosa accade in questa guerra”. Così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (26.1.2024).