Assange: silenzio governo italiano inquietante

“Il caso Assange rappresenta un indicatore sullo stato di salute della nostra informazione e più in generale della nostra democrazia. È inquietante come dal governo italiano non sia arrivata nessuna dichiarazione, nessun commento, nessuna pressione per il rilascio del fondatore di Wikileaks nel giorno dell’audizione dell’Alta Corte di Giustizia britannica. Se il ricorso verrebbe negato Assange rischierebbe una pena negli Stati Uniti fino a 175 anni di carcere. Questa sarebbe la sua condanna a morte. Tutti gli Stati europei devono prendere posizione sulla scia di quanto fatto dalla relatrice speciale delle Nazioni Uniti sulla tortura. Giustamente tutte le forze politiche sono scese in piazza ieri a Roma per mostrare la loro solidarietà alle lotte di libertà e giustizia portate avanti da Alexsey Navalny. A parte il Movimento 5 Stelle che oggi sarà presente a Londra con una sua delegazione ad assistere all’audizione e al suo leader, Giuseppe Conte, che ieri ha lanciato un appello per il rilascio di Julian, dove sono tutte le altre forze politiche? Il loro silenzio rappresenta un inaccettabile doppio standard”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (20.2.2024).