NEWSLETTER MAGGIO 1.0 2023

Opportunità di finanziamento

creatività #patrimonioculturale #digitale #culturalheritage

BANDO: Un cloud collaborativo europeo per il patrimonio culturale
ID: HORIZON-CL2-2023-HERITAGE-ECCCH-01-01
Programma: Horizon Europe (HORIZON)
Tipo di azione: HORIZON Innovation Actions
Data di scadenza del bando: 21 Settembre 2023 17:00:00 Brussels time
OGGETTO: Il bando mira a progettare e stabilire un Cloud Collaborativo Europeo per il
Patrimonio Culturale (European Collaborative Cloud for Cultural Heritage – ECCCH) e a
dimostrarne le capacità di base.
Il settore dei beni culturali, difatti, è nel mezzo di una transizione digitale: le tecnologie digitali
stanno rivoluzionando i flussi di lavoro, le procedure e le pratiche esistenti. Per sostenere questa
transizione e rafforzare ulteriormente la collaborazione e le attività di ricerca e innovazione nel
settore, l’azione dovrebbe estendere e migliorare la disponibilità di strumenti digitali sofisticati e
fornire una piattaforma per lo scambio di dati e la collaborazione al settore dei beni culturali.
Dovrebbe soddisfare le esigenze degli operatori del settore, essendo inclusiva, collaborativa,
interattiva, sicura, basata sulla fedeltà e sull’uguaglianza e fornendo un accesso aperto.
L’obiettivo generale è quello di definire, estendere e accelerare lo sviluppo di una piattaforma per
la collaborazione multidisciplinare e multisettoriale sul patrimonio culturale, concentrandosi sui
requisiti degli utenti e sulla facilità d’uso, oltre a sostenere un ecosistema digitale aperto che
fornisca gli strumenti e i servizi necessari per abilitare e scalare la futura ricerca e innovazione nel
settore.
I progetti devono contribuire al raggiungimento di una serie di risultati, tra i quali:
 miglioramento della capacità degli attori del patrimonio culturale di interagire al di
là dei confini disciplinari, istituzionali, settoriali e politici e di cooperare efficacemente
per far progredire la ricerca sul patrimonio culturale e per sviluppare soluzioni
innovative per la scoperta, il recupero, la conservazione, la digitalizzazione e la
valorizzazione di oggetti del patrimonio culturale digitali, digitalizzati e digitalizzabili.
Ciò potrebbe anche facilitare la prevenzione del traffico illecito di oggetti del
patrimonio culturale;
 conoscenza e accesso per le istituzioni culturali, i curatori, i conservatori, i
ricercatori, i manager dell’arte, gli educatori, gli altri professionisti del patrimonio
culturale e i potenziali utenti in Europa, alla piattaforma ECCCH, i suoi strumenti
e i suoi servizi per lo studio, la digitalizzazione, la conservazione, la valorizzazione e
l’accesso ai manufatti del patrimonio culturale e ai relativi dati, in particolare per la
condivisione e la conservazione di tali dati;

 applicazione di nuovi approcci di lavoro da parte di istituzioni culturali, curatori,
conservatori, ricercatori, manager dell’arte, educatori e altri professionisti del
patrimonio culturale per collaborare al di là dei confini geografici, culturali e
politici all’interno dell’Europa (e oltre), sviluppando nuovi modelli di business per
gestire e valorizzare la proprietà intellettuale relativa agli artefatti del patrimonio
culturale e ai loro gemelli digitali, e liberando il pieno potenziale di un ecosistema del
patrimonio culturale abilitato digitalmente che collega attori, attività e oggetti del
patrimonio culturale.

Si mira, inoltre, a istituire e gestire un sito web comune ECCCH, in cui tutti i progetti
finanziati nell’ambito dei bandi ECCCH dovrebbero trovare spazio. È fondamentale che
qualsiasi parte interessata dell’UE o dei Paesi associati possa accedere all’ECCCH a condizioni e
prezzi equi e con obblighi trasparenti e reciproci per quanto riguarda, ad esempio, la sicurezza e i
diritti di proprietà intellettuale. Ciò dovrebbe includere la promozione di esempi di collaborazione
in aree applicative rappresentative che riguardano gran parte del settore dei beni culturali.
I beneficiari possono fornire sostegno finanziario a terzi, in particolare a istituzioni del
patrimonio culturale con competenza regionale o locale, al fine di promuovere l’adozione di
strumenti e metodologie, nonché per dimostrare e convalidare i casi d’uso pertinenti attraverso
esperimenti. Il sostegno finanziario a terzi può essere fornito solo sotto forma di sovvenzioni. Si
prevede che un massimo del 10% del budget sia dedicato al sostegno finanziario a terzi.
La Commissione ritiene che una durata di circa 5 anni sia appropriata per il progetto finanziato
nell’ambito di questo tema, al fine di garantire che i risultati delle future azioni ECCCH possano
essere adeguatamente incorporati.
DESTINATARI: Possono partecipare enti pubblici e privati, indipendentemente dal suo luogo di
stabilimento, compresi i soggetti giuridici di paesi terzi non associati o di organizzazioni
internazionali (comprese le organizzazioni internazionali di ricerca europee), a condizione che siano
soddisfatte le condizioni stabilite dal Regolamento Horizon Europe, insieme a qualsiasi altra
condizione stabilita nel tema specifico della call.
Composizione del consorzio: Sono ammesse candidature da parte di soggetti giuridici che formano
un consorzio che includa, come beneficiari, tre soggetti giuridici indipendenti l’uno dall’altro e
ciascuno stabilito in un paese diverso, come segue:
– almeno un soggetto giuridico indipendente stabilito in uno Stato membro;
– almeno altri due soggetti giuridici indipendenti, ciascuno stabilito in diversi Stati membri o Paesi
associati.
Poiché i soggetti affiliati non firmano la convenzione di sovvenzione, non contano ai fini dei criteri
minimi di ammissibilità per la composizione del consorzio.
BUDGET: 25 000 000 (contributo indicativo da 20 000 000 a 25 000 000, destinato ad 1 solo
progetto).
Per informazioni sul bando: LINK

News e approfondimenti
Partenariati per l’innovazione regionale
Il 28 marzo 2023, nel corso dell’evento “Partenariati per l’innovazione regionale”, la Commissione
ha annunciato un invito a manifestare interesse per le valli regionali dell’innovazione, al fine di
promuovere gli ecosistemi europei dell’innovazione, collegare meglio gli attori dell’innovazione in
tutta l’UE, comprese le regioni in ritardo di sviluppo, affrontare sfide sociali urgenti e promuovere
una maggiore coesione.
Questa iniziativa faro nell’ambito della nuova agenda europea per l’innovazioneEN••• è volta a
superare il divario in termini di innovazione grazie all’alta tecnologia. L’obiettivo è individuare
fino a 100 regioni che si impegnino a coordinare meglio i loro investimenti e le loro politiche in
ambito di ricerca e innovazione e a collaborare a progetti interregionali di innovazione.
L’iniziativa è sostenuta dal Comitato europeo delle regioni.
Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha
dichiarato: “Con le valli regionali dell’innovazione intendiamo formare una comunità di regioni che
risponda alle sfide e alle esigenze locali contribuendo nel contempo alle priorità strategiche
dell’Unione. Impegnarsi a diventare una valle regionale dell’innovazione significa rafforzare la
resilienza di fronte alla concorrenza globale. Invitiamo le regioni a unire le forze e a sviluppare un
solido ecosistema europeo dell’innovazione.”
Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme, ha aggiunto: “L’innovazione è la migliore
risposta dell’UE alle sfide poste dalle transizioni verde e digitale. Per la prima volta i fondi della
politica di coesione e il programma Orizzonte Europa collaborano strettamente per sostenere la
cooperazione interregionale per l’innovazione. Attendo con impazienza che le regioni dell’Unione
interessate si candidino per questa importante opportunità, per ridurre il divario in termini di
innovazione e costruire un’Unione più forte, più coesa e competitiva.”
I partenariati per l’innovazione regionale che costituiscono un’azione pilota, mirano a collegare e
rafforzare in tutta l’UE ecosistemi dell’innovazione con livelli di prestazione diversi. Ciò dovrebbe
aiutarli a trarre vantaggio da punti di forza complementari, nonché a indirizzare gli sforzi locali e
regionali verso le principali sfide che l’UE si trova ad affrontare, come la riduzione della
dipendenza dai combustibili fossili, l’aumento della sicurezza alimentare o l’agevolazione della
trasformazione digitale.
La nuova agenda europea per l’innovazione mira a porre l’Unione sulla cresta della nuova ondata di
innovazioni e start-up ad elevatissimo contenuto tecnologico, e la aiuterà a sviluppare e mettere sul
mercato nuove tecnologie per affrontare le sfide sociali più urgenti. 
Ulteriori informazioni sull’invito pubblicato oggi sono disponibili qui.