Emilia-Romagna: Ue intervenga su catastrofe

“Oggi la Commissione affari regionali del Parlamento Europeo affronta il tema degli aiuti per l’alluvione in Emilia-Romagna con rappresentanti della Commissione Europea. Ringrazio il sistema di protezione civile italiano e sottolineo il fatto che dal 1944 a oggi l’Italia ha speso 250 miliardi per riparare i danni delle catastrofi. Oltre il 90% dei Comuni italiani è a rischio idrogeologico e sismico. Di questo l’Europa non si è fatta carico e il Patto di Stabilità impedisce di spendere i soldi per il territorio. Bisogna cambiare atteggiamento: occorre personale specializzato per la manutenzione e il monitoraggio del territorio. Dobbiamo poi sviluppare quello che si chiama Now-casting, che permette di seguire l’evoluzione in tempo reale di ciò che ci anticipano i modelli e ridurre così il margine di errore tra previsione e realtà”, così Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“La Commissione Europea deve attivare subito le risorse finanziarie del Fondo europeo di solidarietà per aiutare le popolazioni dell’Emilia-Romagna. Ma gli eventi catastrofici legati al cambiamento climatico continuano a ripetersi e non possiamo intervenire solo dopo: bisogna preparare i territori con investimenti adeguati, perché purtroppo questi eventi estremi sono ricorrenti. L’Unione europea deve essere protagonista su questa emergenza”, sottolinea Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Bisogna ridurre le emissioni inquinanti, limitare il consumo di suolo e la cementificazione, favorire il ripristino dei luoghi e dei suoli. Il problema climatico e meteorologico è molto complesso, ma non dobbiamo archiviare questi eventi come eccezionali. Esprimiamo nuovamente tutta la nostra solidarietà ai parenti delle vittime e alle persone colpite dall’alluvione”, concludono Danzì e Pignedoli (25.5.2023).