Gruppo Ferrarini: dal prosciutto cotto all’offshore

La crisi della Ferrarini, che vede il grande gruppo agroalimentare conteso da diversi potenziali acquirenti e gestito da un amministratore scelto dal Tribunale di Reggio Emilia, sta portando a galla diversi aspetti oscuri della gestione dell’azienda.

Ricostruendo la catena di controllo del Gruppo Ferrarini, il commissario giudiziale Bruno Bartoli ha portato alla luce che la famiglia detiene una mezza dozzina di scatole lussemburghesi: la più importante di queste la Elle-Effe, è posseduta a sua volta da sei trust di diritto inglese. I fiduciari sono due società: una in Lussemburgo, la Antani sarl, una a Londra, la London Equitable. Scavando nei registri imprese, quindi nelle informazioni di pubblico dominio, è possibile portare alla luce che l’attività di queste due società è inserita in un contesto ben preciso.

Partiamo dalla London Equitable. Questa società è stata registrata nel gennaio 2007 e la sua unica azione era posseduta dalla I.M. Registrars Limited di Leeds. Questa I.M. Registrars risulta essere di proprietà, nel 2007, della Hartley Investment Trust Limited. Una società nota alle cronache britanniche. La società fa riferimento all’imprenditore inglese Alan J.Lewis, già vicepresidente dei Conservatori inglesi, vicino all’ex premier David Cameron, e titolare del marchio di alta sartoria Crombie, che ha vestito da Churchill a OO7, Sean Connery.
Vediamo meglio chi sono gli amministratori di questa London Equitable. La prima professionista citata nel registro inglese, Marie Claire Cain, risulta residente nel paradiso offshore dell’Isola di Man; il suo nome compare anche nei Panama Papers, collegata ad una società sempre dell’Isola di Man, la Grosvenor Nominees. Siamo nel pieno di un reticolo di società opache. Tra gli altri amministratori della London Equitable, c’è un altro nome molto interessante: sempre dall’Isola di Man, Christopher Smith, che nei Panama Papers viene indicato come socio della Mossfon Subscriber nella Kaldor Assets Limited. Mossfon come le iniziali di Mossack Fonseca, lo studio di professionisti al centro dei Panama Papers: una traccia che porta a Panama, quindi. Ma c’è di più. L’atto fondativo della London Equitable venne effettuato da Allan Moreland Murray, che troviamo come amministratore (director o secretary) di ben 217 società di diritto britannico. Un dato classico delle scatole societarie che lavorano con l’offshore.

Cambiamo ora versante. L’altra società che funge da fiduciario dei trust di diritto inglese dei Ferrarini, come dicevamo, è una lussemburghese: la Antani Sarl, registrata in Rue Beaumont al 17, dove troviamo la Fiduciaria Manaco. Più precisamente: Antani è una società della Manaco, che poi trasferisce la proprietà alla Custom Sa, altra scatola di proprietà Manaco. E, non a sorpresa, tra gli amministratori della Antani abbondano i nomi dei professionisti legati alla Manaco: Alexis e Angelo De Bernardi, Robert Reggiori, Regis Donati. Nomi noti in certi circoli imprenditoriali emiliani e reggiani. Alexis De Bernardi e Robert Reggiori, ad esempio, hanno fatto parte del consiglio di amministrazione della Lupaf Holding, scatola lussemburghese facente capo all’imprenditore Luciano Fantuzzi: proprio lui, l’ultimo proprietario dell’area delle Reggiane.
Chissà chi ha portato Ferrarini e Fantuzzi dalle campagne dell’Emilia al Lussemburgo: non dovrebbe trattarsi di una strabiliante coincidenza.

Ma è indagando sulla proprietà della Antani che si arriva ad un vero e proprio colpo di scena. Come dicevamo, la Antani passa dalla Manaco alla Custom; ma in seguito, siamo al 30 settembre 2009, la proprietà viene a sua volta trasferita ad un’altra società, la Finservice sa. E la Finservice è una società che ha bisogno di una qualche presentazione. Il nome della società infatti compare nelle inchieste sul Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. In particolare la Finservice sa spunta in una perizia ordinata dalla Procura di Roma, tra le partecipate (al 100% nel 1977) dalla Capitalfin. Una società che, stando alla ricostruzione di Ferruccio Pinotti nel suo ‘Fratelli d’Italia’, “era finanziata anche da Roberto Calvi, ricollegabile da una parte all’ambiente piduista, dall’altra allo Ior e alla finanza vaticana”. Insomma, un bell’incrocio di storie, questa Antani. Il collegamento con Roberto Calvi e le vicende dell’Ambrosiano sta anche in un’altra coincidenza: il nome di Angelo De Bernradi compare sia tra gli amministratori di una società estera del Banco Ambrosiano sia in quello della Finservice sa, sia in quello della Fiduciaire Manaco.

C’è di più. Antani Sarl, nonostante l’italianissimo riferimento cinematografico ad Amici Miei, è una società conosciuta dalle autorità fiscali francesi. Il suo nome esce dalle carte che riguardano lo scandalo che ha travolto l’ex ministro socialista (anni 2012 – 2013) Jérôme Cahuzac, silurato per un problema di riciclaggio di fondi provenienti da frode fiscale: ed insieme alla Antani, scopriamo che la famiglia Cahuzac si era rivolta proprio ad uno degli amministratori della London Equitable per la disposizione delle scatole estere in cui occultare i capitali di famiglia, Cristopher Smith. Com’è piccolo il mondo delle offshore.

Simone Russo